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BETANIA

Il gruppo BETANIA é il grupo di coordinamento della parrocchia.

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CARCINA

S. Giacomo Maggiore (Parrocchia)

Dedicata a San Giacomo, decorata con eleganti stucchi settecenteschi di Benedetto Porta, sorta nel luogo dov’era prima un ospizio medioevale. Fu ricostruita nel 1741-42 e completata nel 1782 con la facciata. Il campanile è opera di Francesco Lepreni. All’interno sono conservati dipinti di Stefano Viviani, Francesco Giugno, Antonio Paglia, Pietro Scalvini. Dalla sinistra del presbiterio si accede alla cappella Regis (1851), nota come Cappella di Santa Dorotea; con una pala di Luigi Campini.

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PREGNO

SS. Faustino e Giovita

Ricostruita a inizio ‘700 su un antico oratorio, contiene una pala di Francesco Paglia.

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S. ROCCO

Il nucleo originario della piccola chiesa di San Rocco, a Carcina, doveva occupare presumibilmente l’attuale seconda campata della navata e il presbiterio. L’edificio originario, citato a partire dal 1567, probabilmente risale tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI, forse fondato per sciogliere un voto della comunità in onore di San Rocco di Montpellier, vissuto fra il 1346 e il 1376, il pellegrino francese invocato fin dal Medioevo come protettore dal terribile flagello della peste. L’edificio è poi citato negli atti della visita pastorale di San Carlo Borromeo del 1580, mentre nel 1582 il vescovo Giovanni Dolfin segnalò nel documento relativo allo stato dei lavori di miglioria dell’edificio che la chiesa era provvista di un’apertura a inferriata e di un portico antistante. Ulteriori lavori di sistemazione vennero eseguiti successivamente, probabilmente alla fine del XVIII secolo. Oggi all’interno della Chiesa si può ammirare la bella pala d’altare realizzata da Pietro Scalvini nel 1785, dedicata ai Santi Rocco, Pietro martire, Nicola da Tolentino e Sebastiano.

L’Unità Pastorale (UP) dedicata a Suor Dinarosa, martire della carità, è un dono del Signore iniziato nel 2017. Seguendo l’esempio di Gesù, facendo della nostra vita un dono per gli altri, quest’opera può trasformarci in una vera famiglia, la famiglia di Dio, e rendere la Chiesa coerente e credibile. Ricevere un dono è gioia, ma implica anche un impegno!